mercoledì 31 agosto 2016

Terremoto, Zuckerberg e la Croce Rossa Italiana

Mi ero ripromessa, finora, di non parlare della donazione di Mark Zuckerberg dopo il terremoto in centro Italia alla Croce Rossa, ma dopo aver letto alcuni deliranti commenti all'intervista ad Alessandro Sportelli (ottimo professionista su cui mi sentirei di mettere la mano sul fuoco) mi prudono le manine e quindi ho voluto mettere in chiaro, dal mio punto di vista, alcuni concetti:

  1. Questa è un'intervista a una persona che potrà dire, da intervistato, quel cacchio che vuole!
  2. So che quelli che si definiscono guru tendono a stare sulle scatole (giustamente) beh ... per una volta che non è il soggetto in questione a definirsi tale: questa volta prendetevela con il giornalista!
  3. (copia e incolla)
    "Cinquecentomila euro, se ben spesi su Facebook, possono permettere alla Croce Rossa di accumulare donazioni per diversi milioni di euro oltre ovviamente a veicolare con facilità, e capillarmente, eventuali messaggi di pubblico interesse. Da ciò si desume facilmente che la richiesta di trasformare in denaro quella donazione non è solo immotivata, vista la coerenza con la propria attività, ma anche potenzialmente dannosa, visto il valore superiore che questa donazione potrà rappresentare sia in termini di ulteriore denaro raccolto sia in termini di diffusione efficace delle informazioni. E mi lasci dire un'ultima cosa
    Prego…Sono disponibile ad aiutare gratuitamente la Croce Rossa ad ottenere il massimo beneficio da questa donazione."
  4. Ho letto millemila socialmediacosi che si interrogavano come la Croce Rossa con i suoi pochi mezzi e le sue poche competenze avrebbe potuto sfruttare questa "donazione", che avrebbero dovuto investire almeno la metà nel pagare le agenzie per farlo al posto loro, che andranno sicuramente sprecati... io non amo particolarmente la croce rossa (non quello che fa, ovviamente, ma il modo in cui viene amministrata, soprattutto in momenti di crisi - se volete leggetevi Croce rossa - Il lato oscuro della virtù di Alberto Puliafito, per farvi un'idea di quello che dico) ma sono sicura che se qualcuno - che sa come fare - prendesse in mano la suddetta donazione qualcosa di buono potrebbe venirne fuori (poi per il come e da chi quel qualcosa verrà usato...parliamone quando accadrà).