mercoledì 14 settembre 2016

Facebook attiva il cross posting dei video: cinema e musica potrebbero averne grossi benefici!

Da qualche giorno Facebook ha rilasciato l'ennesimo aggiornamento per i gestori di Pagine: la possibilità di effettuare cross-posting dei video in una stessa Pagina o da Pagine diverse.


Ad un primo sguardo la funzione di video cross-posting non sembra essere utilissima ... promette di semplificare il lavoro a chi gestisce le Pagine bFacebook evitando di dover caricare video più volte, sì, ok...e poi?

La prima cosa interessante è che utilizzando i video con cross-posting si possono monitorare le prestazioni di ogni singolo video pubblicato in diversi post con insights consolidati (quindi ogni video raggrupperà tutte le sue prestazioni anche se è stato pubblicato in post e/o pagine diverse).

L'altra novità è che le pagine possono fornire l'autorizzazione ad altre pagine per l'utilizzo del video (come fosse un video pubblicato nativamente sulla pagina in questione) e che (se abbiamo ottenuto le autorizzazioni) possiamo pubblicare sulla nostra pagina quelli di altri.
Video Cross Posting su Facebook
I video con cross-posting ti consentono di usare di nuovo un video in più di un post


La domanda che serpeggia nell'ambiente dei professionisti del Social Media Marketing è molto semplice: che utilizzo del video cross-posting posso fare?

Per tutte quelle aziende che usano Facebook Locations e che sentono l'esigenza di condividere i video tra le pagine figlie e/o pagina padre l'utilità di questa funzione appare abbastanza ovvia, ma le altre?

Ho provato a immaginare che utilizzo potrebbe farne il mondo del cinema o della musica ed ecco alcune delle idee che mi sono venute in mente:

  1. sono una società di produzione televisiva o cinematografica e ho la mia pagina Facebook  ufficiale, ma ogni film che produco ha bisogno della sua pagina "personale", quindi ogni film avrà sulla sua pagina alcuni video (penso ai trailer, al making of, i backstage ecc).
    Non sarebbe bello se anche la pagina della "casa madre" potesse cross-postarli senza doverli ricaricare?
    E il fatto di avere sotto occhio le statistiche consolidate non sarebbe una boccata di aria fresca per chiunque si occupi di analisi dei dati?
  2. sono una casa discografica, ho la mia pagina ufficiale, ma ogni artista che produco ha la propria, separata dalla mia.
    Anche in questo caso, il cross-posting sembra quasi manna dal cielo: da ogni pagina dei "miei artisti" posso cross-postare i video, e viceversa, quindi anche in questo caso potrò avere il totale controllo sui dati (che anche in questo caso possono valere oro)
  3. ho un locale (o sono un promoter e organizzo un festival, un concerto, uno spettacolo teatrale...) non sarebbe bello se i video che il gruppo che suonerà da me tra 15 giorni venissero pubblicati anche sulla mia pagina e, magari, che quello che pubblico io dopo (ad esempio il live della serata) venisse pubblicato sulla loro pagina?
  4. sono una band, è appena uscito il mio disco in cui hanno suonato come ospiti musicisti di altri gruppi musicali, anche qui: il cross-posting dei video potrebbe essere un'ottima mossa di marketing per tutte le realtà coinvolte nel progetto.
Ti vengono in mente altri utilizzi di questa funzione? Discutiamone!

Hai dubbi su come utilizzarlo? Ecco i link alla guida di Facebook:

sabato 3 settembre 2016

Sulla Satira, su Charlie e amenità varie

Ed eccoci qui, puntuali come sempre, a far polemiche da tastiera come se non ci fosse un domani.
Ora è il turno della vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto in centro Italia.

Sisma all'italiana Charlie Hebdo

I fatti:

  1. Charlie Hebdo è un giornale satirico Francese che ha subito un terribile attacco terroristico in cui sono morte parecchie persone.
  2. Subito dopo l'attacco il popolo del web si è indignato (che strano, ma qui ci poteva anche stare) e sui social sono iniziate ad apparire prima bandiere francesi sovrapposte alle immagini di profilo e l'hashtag #JeSuisCharlie 
  3. In Italia c'è stato l'ennesimo terremoto che ha provocato un numero incredibile di morti.
  4. In Italia si è "scoperto" che forse, dall'ultimo terremoto la ricostruzione non era stata fatta proprio a regola d'arte (che strano!)
  5. Charlie Hebdo pubblica una vignetta in cui cerca di dire la sua su come gli italiani non si siano mai dati una mossa per cambiare lo status quo.
  6. Subito dopo l'apparizione della vignetta il popolo del web si è indignato e sui social sono iniziate ad apparire cose che preferisco non ripetere, ma il succo è che non siamo più Charlie (#JeNeSuisPasCharlie).

Le mie (inutili) considerazioni:


Se lo scopo della satira è quello di stimolare pensiero non allineato, una vignetta DOVREBBE sempre provocare emozioni (belle o brutte, non importa, la satira deve far pensare con un sorriso, più o meno tirato, più o meno disgustato). 

Se poi il popolo del web iniziasse ad andare a scavare un po' sotto la superficie del "a me ha fatto schifo" e provasse a pensare a chi sono i vignettisti di Charlie, quali sono le millemila vignette che hanno pubblicato e che non abbiamo visto perché nessuno si è indignato più di tanto (penso a quella sui poliziotti belgi ad esempio, che in pochissimi hanno visto... FORSE perché i belgi si sono resi conto che - forse forse - Charlie aveva ragione e invece che indignarsi sui Social hanno pensato di rimediare per fare in modo che non fosse più necessario fare della satira su di loro? FORSE, non lo so), magari si risparmierebbero forze e quelle che usiamo quotidianamente per far polemiche inutili potremmo usarle per fare qualcosa di concreto (tipo fare in modo che non succeda più?)

P.s. Charlie ha anche risposto agli italiani indignati con una "controvignetta", ma pare che in pochi abbiano capito anche questa, forse è colpa della lingua francese ... troppo diversa dalla nostra!
:-(
Charlie Hebdo non costruisce le vostre case